Queste sono le prime
10 parole
meno una dimenticata
* * *
Il video riproduce
Italian visual artist, writer and musician
Ho costruito un sito web,
un mausoleo
fatto per durare
al mutare delle tecniche
nel mare dei tempi.
L’ho composto battendo i codici
uno dopo l’altro
nel campo bianco
di un blocco note.
Semplici codici
in ogni pagina,
ciascuna pagina
in tutto autonoma.
Ci ho messo tutto,
ogni cosa che ho fatto
e non ho serbato.
Così mi piaceva.
Non sopravviverà
al mio tempo,
quando non potrò
più pagare
per il rinnovo
del suo dominio.
Il monumento che ho costruito
è un mausoleo
soggetto a morte
per un artista vivo,
che ha composto un mausoleo
per un artista in vita
e senza fama
postuma
da un mausoleo.
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JPEG autofocus, batteria 21%
Visita il mio mausoleo:
www.unartistaminimalista.com
La città è ostile.
Siede in trono
su nubi
retroilluminate.
L’avvoltoio bianco
ha perso il culo
sulla luna.
E’ caduto
come un mimo
fuori stagione
– nessuno che rideva.
Solco la sera
ancora, ancora
matto, senza l’oblio.
La borraccia mi ondeggia in tasca
riempita di un infuso,
senza l’oblio
a rinsavirmi.
* * *
Immagine presa dal vivo
Il player randomizza: Notte rosa, Bigazzi – Tozzi
Pulsazioni nere.
Linea di basso
folgora e percuote.
Saetta d’oro, massa plumbea.
A occidente
l’ultimo vento
porpora.
L’auto sembra in moto perpetuo.
Ho ricordi sbiaditi,
un sapore violento.
Lampi di tastiere
sono volti accecanti,
colonne rotte
di tempesta.
Capannoni davanti al piazzale.
Miliardi di atomi
identici,
rotazioni identiche.
Fermo, lontano, stanco
nel giallo
la sbarra abbassata
dal padre.
* * *
Dedicato agli inguaribili scienziati
Il disco espone: Dark mood woods
Il mondo è infinito
e inespresso
Mi stringe il cuore
Ne incido una sintesi
Due foglie cadono
sulla collina rossa
* * *
Colline di Parenzo, inverno. Autoscatto.
L’anima si muove
o si ferma, evapora o congela
solitamente a suo piacere.
E’ una sostanza chimica,
forse una miscela, sporca o pura
o un pigmento incattivito:
blu saturo, nero lucente, rubino.
Quando trema, nella malinconia
che chiude il petto, indotta dal tabacco
in quel momento cristallizza
e i cristalli si spezzano in aghi,
microscopiche faglie azzurre.
Quando si apre un varco
e nel varco scende la mano,
la potenza o la carezza
del cielo esploso, allora
non il vuoto lascia
quando abbandona il corpo
e vaga.
* * *
Foto b/n, otturatore focale
Il link conduce: The colour of your mind
Aspettare in ospedale non mi ha ha fatto meno pensare a te.
Spogliato, nella sala d’attesa traccio cavi
d’acciaio tra i neon, bianchi
elevati dagli analgesici.
Stelle a quattro punte ruotano sovrapposte,
gradazioni dal nero al bianco
sono invisibili al tizio
che chiede: quanto manca?
Fare radiografie non mi ha fatto meno pensare a te.
Oggi ci vediamo. Solo il momento importa
ci diremo, seduti, forse in un bar
chiedendo cocktail con nomi stronzi.
Vivi un mondo impoverito,
sopravvissuto, non nullo
ma azzurro pallido
e lì ci incontreremo
dio volendo, per così dire
tra vent’anni.
Non fare domande, oggi. Oggi importa solo il momento.
* * *
I miei testi sono disponibili su floppy disk
L’orecchio esegue: Yard