5748. Ziggurat

Il modo in cui scrivi non è cambiato. La scelta delle parole ti identifica. Sento la tua voce.
Così la luce tra i tuoi capelli.

Le finestre mandano raggi azzurri. La casa è come una grotta. L’acqua scende lungo i muri.

Siamo incompiuti. Mi racconti del collegio, di viaggi in Europa, perché sei tornata.
Questi sguardi sono mattoni, infinite distese di un passato
inesauribile.

* * *

Foto di gruppo, scuola medie. Tempo: 2005.
Sul disco gira: Nick the stripper

22 thoughts on “5748. Ziggurat

  1. Traspare un romanticismo velato, oltre ai rimpianti di una foto ricordo molto significativa. Per ciò che riguarda casa, fai controllare l’impianto elettrico e le condutture, mi sa che hai un problema…

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