Fin da quando ho imparato a riconoscere i caratteri e i numeri, ciascuna lettera dell’alfabeto o cifra mi ha suscitato la sensazione di un preciso colore, rimasta costante negli anni. A seconda dei colori dei caratteri che le compongono, anche le parole assumono un colore dominante, con il ruolo preponderante delle vocali e quello meno marcato delle consonanti. Penso al mio nome, decisamente azzurro, o al mio cognome giallo chiaro. E se le parole hanno un colore, anche una frase o un paragrafo possono assumere una tinta dominante, sebbene a questi livelli di complessità siano più rilevanti fattori di suggestione di tipo psicologico.
In questo alfabeto cromatico manca stranamente il colore viola, che per me ha una valenza particolare, quasi magica, forse proprio per la sua rarità, e ancor più stranamente lo zero non ha alcuna connotazione cromatica – non riuscirei a dire se sia bianco, grigio o nero. Manca proprio la percezione di un colore.
Pensavo che questo fenomeno fosse un fatto di esperienza generale, e così l’ho sempre dato per scontato. Recentemente, invece, ho scoperto che si tratta di una forma di sinestesia, non rara, denominata sinestesia grafema-colore. In pratica, chi è affetto da questa alterazione sensoriale percepisce una sensazione cromatica ogni qualvolta viene esposto ad un determinato carattere alfabetico o numerico. Non so se questo valga in ogni caso di sinestesia grafema-colore (eventualmente mi piacerebbe un confronto), ma per quanto mi riguarda è il suono delle lettere a indurre una percezione cromatica e non l’aspetto del grafema. Per i numeri, pur chiaramente associati a colori, non saprei dire come nasca la connotazione sensoriale. Il colore dei numeri infatti, nella mia esperienza, non corrisponde al suono delle lettere che compongono il loro nome e nemmeno alla mescolanza dei loro colori. Un’altra cosa peculiare è che, se ad ogni lettera o numero corrisponde un colore, alla percezione dei colori non corrisponde alcun richiamo di lettere o numeri.
Del fatto che non distinguo perfettamente il colore grigio, nel quale sovente percepisco una sfumatura di verde, invece, parlerei un’altra volta, se non fosse che l’ho appena fatto.
37 thoughts on “Color units”
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Molto bello tutto questo. Se non è un problema colorarsi le lettere.
Il grigio anche io lo vedo un po’ verdastro molto spesso.
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Non direi che è un problema, forse sono sensazioni superflue ma mai di disturbo. Se non ci pensi è come un piacevole rumore di fondo a cui sei abituato.
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Niente male!
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Vorrei avere la tetracromia, però
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Senti e riesci ad associare qualcosa al magenta che, da quello che ricordo non dovrebbe esistere come colore?
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No, neanche lettere magenta. Se i conti dovessero tornare il magenta dovrebbe toccare allo zero, ma no.
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Sempre piú interessante!
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Anche la Q è difficilmente classificabile, ha un colore poco definito
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Marroncino, forse?
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No, è un colore scuro e poco saturo. Non mi stupisce che non abbia un colore ben definito, la Q non ha un suono e il colore dipende dal suono.
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Per questo io pensavo ad un marroncino. Secondo te si può allenare o sviluppare questa, o anche altre, sinestesia?
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Non saprei proprio. Alcune sostanze allucinogene inducono notoriamente fenomeni di sinestesia, credo ben più intensi di questi, ma non indurre il lettore a sperimentazioni pericolose per la sua incolumità.
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Si può ottenere con l’esercizio ciò che si ottiene con l’aiuto esterno?
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Vorrei saperlo, ma purtroppo non sono un docente universitario di neurologia
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Se per caso tu avessi modo di contattare il sommo Rubens…
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Forse Bosco potrebbe aiutarti, ma mi pare latiti parecchio
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È sempre molto impegnato. Vive viaggiando praticamente. E scoprendo gemme rare per l’umanità tutta.
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Un personaggio sfuggente, quando mi ha intervistato ho pensato fino all’ultimo che la cosa non si sarebbe fatta
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Intendiamoci, lui è serio, estremamente serio. Però è anche sfuggente. Un uomo solo che fa cosí tanto… non è per niente facile.
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Non l’ho mai capito del tutto, ma l’ho anche visto una volta sola prima di sapere chi era. L’intervista l’ho fatta a distanza.
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Quell’uomo è un vero enigma!
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Association of words with colors….very new to me but such unique way to make colour memories.
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It is a spontaneous perception
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sin da bambina sono stata affascinata dai cerchi. segnavo pagine di “O”… Vortici…, ma oggi soltanto, forse, mi viene d’associare a questo segno il colore: bianco… Non so… ci penserò…
interessante articolo
buon sabato
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Non è un’associazione mentale ma una percezione. La O ha un bellissimo colore!
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si, una percezione… è coscienza incorporata che avviene vivendo in interazione (anche sinestetica) tra il reale, l’immaginario, cose, persone, altro…, concordo
ciaO!
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Da sempre sono affetta da questa alterazione sensoriale e percepisco una sensazione cromatica ogni qualvolta sono esposto a un determinato carattere alfabetico o numerico. E anche io credevo fosse così per tutti…
Che bella fotografia! 🙂
Anche per me il viola ha una valenza magica, sì sì.
Interessante molto per me il tuo articolo.
Grazie.
🙂
gb
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Evvai! Ho letto che non c’è una regola nella percezione di questi colori, cioè ognuno ha i suoi. Hai caratteri o cifre viola?
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Mi sono accorta, nel rispondere alla tua domanda, che io non ho caratteri o cifre viola.
Stupore!
Come mai? Mi sai dare una spiegazione?
Ho letto che anche il tuo alfabeto cromatico non possiede il colore viola.
– Io amo il colore viola tanto tanto tanto –
Mi piacerebbe saperne molto di più.
gb:)
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Ti ho scritto una e-mail su questo tema perché vorrei saperne di più anch’io!
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E io ti risponderò.
Ho anche problemi con il pc.
A presto!
gb:)
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anche io da sempre ho associato i colori a lettere e numeri, ma pensavo fosse una mia alienazione mentale. I colori sono pero’ sempre quelli primari nelle loro sfumature, quindi niente viola, magenta, lilla e similari. La domanda e’: vorrei sapere se associate la lettera a e il numero 2 al colore rosso. Giusto per capire se ognuno ha le sue associazioni o se c’e’ un nesso comune
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Chissà perché il tuo commento è stato individuato come spam. Odio la stupidità artificiale dei filtri anti-spam!
Nelle mie percezioni manca il viola, ma c’è molto verde e arancione, colori secondari, e manca il primario rosso. Solo un paio di caratteri/numeri hanno un colore rossastro, ma è un colore mattone, non proprio rosso primario.
A quanto ho letto ognuno ha percezioni diverse, non sono proprio associazioni ma percezioni sensoriali.
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l’omino nero di wp mi odia, sono finita nella spam di tutti. Per me la lettera “a” ed il numero “2” soni rossi, il numero quattro e’ marrone mattone. Comunque io amo i colori e tutte le sfumature e li vedo ovunque 😃
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I filtri anti-spam non mi convincono, non sei la prima che viene censurata a mia insaputa!
I colori che vedo sono diversi dai tuoi, credo siano diversi per ognuno.
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si certo, ognuno vede con la propria anima
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Qui si tratta solo di neurologia, è una alterazione sensoriale. Ma è affascinante!
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