Ricordo quando ero ragazzino che cercavano di spiegarmi che le scritte sui muri erano volutamente sgrammaticate, quando per esempio invitavano a “boiGottare” qualche multinazionale.
Leggere uno scambio di commenti tra te ed ysingrinus è come sorseggiare una birra ghiacciata quando hai sete…troppo bello… 🙂 Sulla foto, come faccio spesso, aspetto ora aperitivo per commentarla… 🙂
Confronta con questo celebre passaggio di Burroughs:
Ti ho mai raccontato dell’uomo che aveva insegnato a parlare al suo buco del culo? L’addome gli si muoveva su e giù e lui scoreggiava parole, capisci? mai sentito niente del genere.
“Tutto ‘sto parlare col culo aveva una specie di frequenza intestinale. Ti colpiva laggiù come se dovessi farla. […] un rumore come di bollicine, denso e stagnante, un rumore del quale sentivi l’odore.
“Quell’uomo lavorava in un luna park, capici, e a prima vista sembrava il nuovo numero di un ventriloquo. Divertentissimo, tra l’altro, all’inizio. Il suo numero si chiamava Il buco migliore, roba da urlo […]
“Dopo un po’ il culo s’è messo a parlare da solo. Lui cominciava senza essersi preparato niente e il suo culo improvvisava e ogni volta gli rilancia le battute.
“Poi gli sono spuntati dei gancini curvi ceh raspavano come denti e ha cominciato a mangiare. Lui all’inizio pensava che fosse una figata e ci ha costruito intorno il suo numero, ma il buco del culo si è mangiato i calzoni e han cominciato a parlare per la strada, gridava che voleva la parità dei diritti. […] Alla fine parlava sempre, giorno e notte, lo si sentiva a isolati di distanza, lui gli gridava di chiudere il becco, lo prendeva a pugni, ci ficcava dentro le candele, ma non serviva a un tubo e il buco del culo gli diceva: “Alla fine sarai tu a chiudere il becco, non io. Perché non c’è più bisogno di te. Adesso posso parlare, mangiare e cagare.”
“Poi ha cominciato a svegliarsi al mattino con una gelatina trasparente simile alla coda di un girino sulla bocca. Gli scienziati lo chiamano T.n-D., Tessuto non-Differenziato, e può crescere ovunque nel corpo umano. Lui se la strappava dalla bocca e dei lembi gli rimanevano appiccicati alle mani come nafta che ha preso fuoco e lì cresceva, cresceva dappertutto finché non ne cadeva qualche goccia. Così alla fine la bocca rimase completamente sigillata, e la testa si sarebbe staccata spontaneamente (lo sapevi che c’è una malattia in certe parti dell’Africa, e solo tra i neri, per effetto della quale il mgnlo del piede si stacca spontaneamente?) a eccezione degli occhi. L’unica cosa che il buco del culo non poteva fare era vedere. Per farlo aveva bisogno degli occhi. Ma le connessioni nervose erano bloccate, infiltrate e atrofizzate così il cervello non riusciva più a impartire ordini. Era intrappolato nel cranio, sigillato. per un po’ dietro gli occhi si riusciva a vedere la silenziosa, disperata sofferenza del cervello, poi finalmente dev’essere subentrata la morte cerebrale perché gli occhi si sono spenti, e non erano più sensibili dell’occhio di un granchio in cima a un’antenna.
Lo ricordo benissimo, ricordavo di averlo commentato ma evidentemente non l’ho fatto! Secondo me è un gran testo per la forma, la portata filosofica e la sua potente godibilità.
Mi sembra una cosa giusta da dire!
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E’ insindacabile!
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Come niente altro al mondo.
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Non c’è altro al mondo
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Vero.
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E’ la verità
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Davvero.
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E’ uno studio sulla bruttezza? Cosa verrà poi?
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Anni addietro avevo, con un amico creato una scala di bruttezza.
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Avevate la bruttezza sublime? Per me è un concetto molto importante!
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Il livello di bruttezza inarrivabile, non umano.
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Recentemente ho studiato questo tema
http://www.unartistaminimalista.com/lfod.htm
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Tracce di un’entità non umana direi…
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E’ tra noi!
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Si vede!
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Se la vedi!
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È quasi uno spot!
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Da sempre divulgo il bel brutto!
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Metti una data e diventa il nuovo distillato classico!
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Il bel brutto, 45° d’alcol e stupore
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Niente male, dal 1887.
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Il bel brutto. Niente male, dal 2006.
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Metti 1906, il 2006 non lo capiscono tutti…
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Neanche la birra calda, ma non smetterò di cantarla. Cazzi loro, diciamo così?
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Certo, oppure: Niente male, per pochi, non per tutti. Dal 2006.
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Il bel brutto. Non sempre cattivo, dal 2006.
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Perfetto!
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Il bel brutto. Non così insopportabile, dal 2006.
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Anche. Ma puoi specificare che è per pochi?
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Il bel brutto. Non insopportabile, per alcuni. Gli altri, suca. Dal 2006.
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E se mettessi “sucate” invece di “gli altri, scua”?
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Non insopprtabile, sennò suca. Dal 2006.
Avrei la colonna sonora, pure, irritante ma puoi farci l’abitudine!
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Raggiunto quello che dovevi raggiungere: rigorosamente senza sforzo perché sei artista debosciato!
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C’è anche l’errore grammaticale. Eureka!
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Ricordo quando ero ragazzino che cercavano di spiegarmi che le scritte sui muri erano volutamente sgrammaticate, quando per esempio invitavano a “boiGottare” qualche multinazionale.
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Certo, il mio errore è frutto del genio, figosamente involontario, ma figosamente volontario!
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Allunghi la mano e prendi quello che vuoi!
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Ma non è proprio che voglio, capita, boh!
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Io non l’ho capita ‘sta foto… è troppo per me 😂😂
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Però l’hai piaciuta*, non è abbastanza?
* Ho la licenza poetica
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Sì è vero… però non troppo
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Il mezzo mi piace purtroppo non c’è. Questi mezzi di comunicazione ci stanno limitando molto.
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Leggere uno scambio di commenti tra te ed ysingrinus è come sorseggiare una birra ghiacciata quando hai sete…troppo bello… 🙂 Sulla foto, come faccio spesso, aspetto ora aperitivo per commentarla… 🙂
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Prova allora l’emozione di una birra tiepida, io ne ho il vizio!
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birra tiepida, Art? sei masochista? 🙂
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No, conosco il bello del brutto e il buono del cattivo!
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Questa me la segno perché è fantastica…
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E’ orribilmente fica?
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Adesso mi mandi al manicomio… 🙂
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Eh ma li hanno chiusi!
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cerco uno bravo…
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Tutti ne abbiamo bisogno!
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se hai qualcuno da consigliarmi… mi fido..
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Posso darti dei consigli sbagliati,in modo che tu non li segua!
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se sono sbagliati me ne accorgo solo dopo… 🙂
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Ma io te lo dico subito
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Ma io poi non ci vado…
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E’ davvero una situazione di stallo, non possiamo che attendere un’incrinatura nell’equilibrio.
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Magari mi dici che è gnocca ed io ci casco…potrebbe andare?
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Io posso solo consigliarti sinceramente il peggio, lo faccio col cuore in mano!
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Nel peggio ci sguazzo quotidianamente…speravo in qualche dritta da dritto…
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Posso offrirti soluzioni peggiori di quanto tu pensi sia possibile!
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Art…cacchio…ottimismo..al peggio non c’è limite ma vediamo di vederci chiaro…
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Se vuoi posso essere meno chiaro
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se fossi meno chiaro saresti più oscuro?
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Non sarebbe affatto chiaro!
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ma se fosse Chiara sarebbe meglio
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Solo il peggio qui!
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pessimismo cosmico…però hai ragione…
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Il peggio ti rivelerà grandi emozioni, non temerlo!
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Ode al peggio…neanche Giacomino ci avrebbe pensato…
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Lo rispetto molto, ma io posso fare peggio!
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Fai Leopardi di cognome?
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Mi chiamo Un, di cognome Artista Minimalista
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Un, nessun e centomil?
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Se cambio nome, potrei cambiarlo così!
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Non sarebbe male…l’omissione delle finali garantirebbe l’anonimato
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Sarebbe anche molto politicamente corretto, oggi avere un nome maschile è un po’ maschilista!
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Vero e a noi piace il sacro femminino…
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anche il profano!
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al liceo avevo un Prof. ano…spiegava col culo…
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Confronta con questo celebre passaggio di Burroughs:
Ti ho mai raccontato dell’uomo che aveva insegnato a parlare al suo buco del culo? L’addome gli si muoveva su e giù e lui scoreggiava parole, capisci? mai sentito niente del genere.
“Tutto ‘sto parlare col culo aveva una specie di frequenza intestinale. Ti colpiva laggiù come se dovessi farla. […] un rumore come di bollicine, denso e stagnante, un rumore del quale sentivi l’odore.
“Quell’uomo lavorava in un luna park, capici, e a prima vista sembrava il nuovo numero di un ventriloquo. Divertentissimo, tra l’altro, all’inizio. Il suo numero si chiamava Il buco migliore, roba da urlo […]
“Dopo un po’ il culo s’è messo a parlare da solo. Lui cominciava senza essersi preparato niente e il suo culo improvvisava e ogni volta gli rilancia le battute.
“Poi gli sono spuntati dei gancini curvi ceh raspavano come denti e ha cominciato a mangiare. Lui all’inizio pensava che fosse una figata e ci ha costruito intorno il suo numero, ma il buco del culo si è mangiato i calzoni e han cominciato a parlare per la strada, gridava che voleva la parità dei diritti. […] Alla fine parlava sempre, giorno e notte, lo si sentiva a isolati di distanza, lui gli gridava di chiudere il becco, lo prendeva a pugni, ci ficcava dentro le candele, ma non serviva a un tubo e il buco del culo gli diceva: “Alla fine sarai tu a chiudere il becco, non io. Perché non c’è più bisogno di te. Adesso posso parlare, mangiare e cagare.”
“Poi ha cominciato a svegliarsi al mattino con una gelatina trasparente simile alla coda di un girino sulla bocca. Gli scienziati lo chiamano T.n-D., Tessuto non-Differenziato, e può crescere ovunque nel corpo umano. Lui se la strappava dalla bocca e dei lembi gli rimanevano appiccicati alle mani come nafta che ha preso fuoco e lì cresceva, cresceva dappertutto finché non ne cadeva qualche goccia. Così alla fine la bocca rimase completamente sigillata, e la testa si sarebbe staccata spontaneamente (lo sapevi che c’è una malattia in certe parti dell’Africa, e solo tra i neri, per effetto della quale il mgnlo del piede si stacca spontaneamente?) a eccezione degli occhi. L’unica cosa che il buco del culo non poteva fare era vedere. Per farlo aveva bisogno degli occhi. Ma le connessioni nervose erano bloccate, infiltrate e atrofizzate così il cervello non riusciva più a impartire ordini. Era intrappolato nel cranio, sigillato. per un po’ dietro gli occhi si riusciva a vedere la silenziosa, disperata sofferenza del cervello, poi finalmente dev’essere subentrata la morte cerebrale perché gli occhi si sono spenti, e non erano più sensibili dell’occhio di un granchio in cima a un’antenna.
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Azzo che roba…roba da far impallidire la metamorfosi kafkiana…
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Un bellissimo testo su cose bruttissime
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Pensa che avevo scritto un post tempo fa con un argomento simile…solo che avevo fatto parlare l’uccello e non il culo… :
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Lo ricordo benissimo, ricordavo di averlo commentato ma evidentemente non l’ho fatto! Secondo me è un gran testo per la forma, la portata filosofica e la sua potente godibilità.
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Wow! Grazie Art. Incasso e porto a casa…ovviamente caffè pagato… 🙂
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E’ uno dei testi migliori che ho letto di recente
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Gran complimento da parte di un Artista…
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