In poche ore ho smarrito la mia migliore penna biro di sempre, donatami da un rappresentante, ed un segnalibro storico che era poi il dorso della copertina di un vecchio volume della Certosa di Parma di Stendhal, testo e reperto per cui nutro un culto sfrenato.
Se pensassi in modo teleologico, ora penserei che probabilmente riceverò qualcosa in cambio, e non certo piccolezze, e che proprio per ricevere qualcosa in cambio è stato necessario perdere quello che avevo. Questo penserei.
18 thoughts on “Teleologia 2”
Comments are closed.
Nuove penne e nuovi segnalibri: ma perché non pensi in modo teleologico?
LikeLiked by 1 person
Potrei chiedermelo, come potrei chiedermi perché non sono una noce di cocco o un social network (e se poi scoprissi di esserlo?)
LikeLike
Ti dirò, per me tu lo sei sempre stato.
LikeLike
Potrei essere una noce di cocco social network, ma il non pensare in modo teleologico me lo impedisce, e così devo accontentarmi di essere un fenomeno lo-fi originatosi a Milano nei primi anni ’00.
LikeLike
Peccato, potevi essere una noce di cocco ed invece… sigh!
LikeLike
Comunque io mi sento un grande network, anche se non un social network, ed il latte di cocco lo adoro (è difficile trovarlo, ci sono solo preparazioni farlocche di latte di cocco)
LikeLike
Già sentirsi un network è molto. Io non apprezzo il cocco, ma forse è perché ho sempre gustato preparazioni farlocche…
LikeLike
Gustarlo in purezza è come ricevere una rivelazione, lo dico con cognizione di causa avendo confrontato varie volte queste esperienze
LikeLike
Chissà che in futuro non ci provi allora!
LikeLike
Devi saper ricevere l’esperienza
LikeLike
Chi lo sa se riuscirò!
LikeLike
Solo a posteriori sai se eri pronto, è così che va il mondo e noi ce lo dobbiamo sorbire così!
LikeLike
Anche farloccato!
LikeLike
Solo i tenaci infine gustano
LikeLike
Ed io tenacerò!
LikeLike
Solo i gusci più resistenti serbano il succo fragrante
LikeLike
Questa è una cosa che dovrò ricordarmi!
LikeLike